Spesso sentiamo parlare di cartomanti e veggenti sensitivi, tuttavia queste persone sono spesso avvolte da una coltre di mistero e prese di mira da pregiudizi molto comuni. Fare chiarezza su questi fenomeni si rende allora estremamente necessario.

Chi è il cartomante veggente sensitivo?

cartomante veggente sensitiva

La figura del veggente e del sensitivo è molto particolare e spesso difficile da comprendere per coloro i quali ragionino soltanto in termini critici e rigidamente euclidei. In realtà si tratta di persone con una sensibilità propria, molto diversa da quella comune, che permette di comprendere il passato e il presente di una persona e consigliarla al meglio per quel che riguarda le sue decisioni future. Mentre la cartomanzia è un’arte che si tramanda da secoli, spesso di generazione in generazione, la veggenza e la sensitività non può essere acquisita con il tempo, ma è naturalmente insita nell’animo del soggetto già al momento della sua nascita. Nonostante ciò, riuscire a sviluppare questa dote può risultare molto complicato e richiedere anni e anni di pratica. Molti individui sono in possesso di questa sensibilità, ma non tutti sanno riconoscerla e coltivarla, al contrario spesso tentano di soffocarla.
La particolare virtù del veggente sensitivo, uniti alla capacità di lettura dei tarocchi, permette di ottenere consigli e suggerimenti ancora più chiari per il richiedente della consulenza.

Cosa fa?

Il veggente e sensitivo, grazie alle sue doti innate, riesce ad entrare in una fase di trance in cui riesce a vivere esperienze extra sensoriali. Per il sensitivo si tratta di un evento molto spossante dove si hanno stimoli di varia natura come visioni o stimoli acustici non percepibili dagli altri presenti. Ciò avviene grazie alla capacità del sensitivo di vedere il Prana ossia l’energia propria di ogni essere vivente. Grazie al Prana possono capire il carattere e il vissuto personale di ogni essere umano, comprendere se si tratta di una persona nobile d’animo, le sue qualità e più intimi e segreti difetti. I consigli del veggente sensitivo si dimostrano quindi molto preziosi, proprio perché frutto di un attento esame personale, o possono aiutare a superare traumi pregressi.

Un po’di storia

Per capire meglio le pratiche fino ad ora elencate è utile fare un passo indietro nella storia per scoprire come sono nate e come si sono evolute fino ai giorni nostri.
La cartomanzia è una pratica molto diffusa, tanto da essere considerata un fenomeno cross culturale, non a caso è considerata la maggior arte divinatoria, seconda solo all’astrologia. La lettura delle carte può essere effettuata con vari metodi a seconda delle risposte che si vogliono ottenere, fra i più conosciuti c’è quello a croce celtica che prevede la disposizione delle carte proprio secondo questo schema.
Le origini dei tarocchi sono ancora oggi sconosciute. Esistono varie teorie a riguardo, fra queste la più accreditata pensa che la cartomanzia provenga dal lontano oriente, più precisamente dalla Cina di 3000 anni fa. I tarocchi discenderebbero quindi dal domino che, al tempo, non era un gioco, ma un vero e proprio strumento per conoscere il volere degli dei.
Altri studiosi affermano con certezza che i tarocchi provenga dall’antico Egitto, più precisamente dal libro di Thoth risalente al XXII secolo avanti Cristo. L’elemento che maggiormente avvalora questa ipotesi è la comunanza di immagini dei tarocchi e alcuni geroglifici.
Anche la veggenza e la sensitività hanno origini molto lontane che si perdono nella storia. Basti pensare agli oracoli dell’antica Grecia che venivano consultati prima delle battaglie, ai profeti biblici e a Nostradamus. Nel corso della storia i veggenti sensitivi non hanno avuto vita facile, infatti la suddetta sensibilità era spesso considerata un sintomo di schizofrenia o altri disturbi della personalità. Negli anni numerosi sensitivi sono stati internati in manicomi e non ne sono più riemersi andando incontro a un triste destino.

Cosa aspettarsi da un consulto della cartomante veggente sensitiva?

Il veggente sensitivo è colui che mette le proprie doti al servizio degli altri. Possono offrire consigli e sostegno nei momenti peggiori della nostra vita per problemi riguardanti problemi economici, sentimentali, personali o di salute. Spesso, per affrontare un lutto, può essere illuminante entrare in contatto con i propri defunti in modo da alleviare il nostro dolore, risolvere conflitti pregressi e superare i dissidi che potevano esserci stati in vita.
Bisogna ricordare che tutti i veggenti sensitivi sono dotati di una forte empatia e sensibilità: pur essendo dei professionisti sono prima di tutto dei confidenti. Non bisogna mentire durante un consulto, non occorre provare vergogna, un sensitivo non vi giudicherà di certo.
Inoltre non c’è nulla da temere, l’associazione della veggenza e della cartomanzia con la magia nera e il diavolo è ormai superata.

Come interpretare al meglio i consigli della cartomante veggente sensitiva?

Il veggente sensitivo è una persona che ci vede nella nostra interezza, per questo motivo i consigli che dispensa possono essere estremamente preziosi. Qualsiasi sia il motivo che ci ha spinto al consulto è bene accogliere il verdetto del veggente sensitivo con estrema serietà ed impegno. Si badi bene: non si tratta di banali previsioni future, ma scelte da compiere per raggiungere e portare pienamente a compimento i nostri obbiettivi.

Che strumenti usa il cartomante veggente sensitivo?

Gli strumenti di cui si avvale il cartomante veggente sensitivo sono essenzialmente due: il mazzo di tarocchi e le doti innate di cui abbiamo parlato fin’ora.

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